In tutti gli sport, come nella vela, le regole di ingaggio definiscono quando, dove, come, con chi si entra in gioco, le condizioni generali di gara per raggiungere un obiettivo, prevenire errori, penalizzazioni, squalifiche attraverso azioni specifiche e un modello di comportamento  a cui tutti i partecipanti-giocatori devono attenersi.

Nelle attività formative aziendali in barca a vela utilizziamo le regole d’ingaggio a bordo come strumento per stabilire strategie, azioni, comportamenti che le persone possono mettere in pratica al lavoro, per ripensare e determinare le attività quotidiane in funzione dei risultati organizzativi, motivazionali, economici, finanziari che si vogliono ottenere, come è successo di recente con un equipaggio-team di 9 membri, provenienti dall’industria alberghiera-congressuale-ristorativa.

Dopo una giornata di intensa attività esperienziale a largo della costa Toscana a bordo di un Beneteau 50, chiedo al team di riflettere ed elencare le regole con cui si sono dovuti confrontare una volta saliti a bordo:

1.dare del tu per la prima volta al capo-imprenditore;
2. fare il check della barca;
3. mantenere ordine e pulizia;
4. stabilire  i ruoli prima di partire;
5. organizzare la rotazione  dei compiti;
6. prendere confidenza con l’ambiente nuovo in barca;
7. abituarsi a convivere in  uno spazio ristretto;
8. mettere in ordine e gestire la cambusa;
9. comprendere e familiarizzare con il linguaggio tecnico velico totalmente nuovo;
10. controllare le previsioni  meteo;
11. chiudere le porte delle cabine e gli oblò  prima di partire;
12. essere tutti presenti ai briefing e debriefing;
13. verificare il passaggio delle informazioni e delle consegne tra i membri del team;
14. gestire e richiedere sempre il feedback dai compagni;
15. rispettare la diversità dell’altro;
16. gestire i tempi e i ritmi delle manovre;
17. imparare dal proprio e dall’altrui errore;
18. autocontrollarsi di fronte a situazioni fuori dalla loro zona di comfort.

Consapevoli della necessità di stabilire, rispettare, seguire determinate regole per portare a compimento le manovre, il processo, l’itinerario di viaggio, i componenti del team – attraverso un percorso di formazione in azienda – si sono dati l’obiettivo di tradurre quanto vissuto a bordo in azioni pratiche, specifiche, realizzabili, misurabili, a scadenza per migliorare la performance dell’impresa alberghiera con particolare attenzione alla realtà ristorativa, tra cui:  gestire in maniera più ordinata la cucina a vista ed evitare di perdere le staffe per non essere visti e sentiti dai clienti; sperimentare una rotazione di ruoli dalla cucina alla sala ristorante per comprendere meglio il lavoro e le sfide di ciascuno; monitorare le scorte, il processo di stoccaggio per avere a disposizione sempre l’ingrediente giusto con particolare attenzione al fresco (frutta e verdura); controllare il venduto e l’invenduto per comprendere meglio le esigenze dei clienti, evitando e riducendo gli sprechi; trattare i clienti occasionali e business, i turisti, al pari dei clienti VIP e fidelizzati; acquistare una bilancina professionale per pesare e porzionare meglio i cibi.

A distanza di sei mesi dall’uscita in barca, il team ha potuto misurare il Ritorno sull’Investimento tempo-qualità-costo-beneficio come la % di riduzione di errori di comunicazione tra sala e cucina, una maggiore soddisfazione da parte dei clienti esplicitata nelle mance e nella qualità delle recensioni, una notevole % di abbattimento dei costi di gestione, una % di aumento dei ricavi, una maggiore creatività nella preparazione dei piatti e nell’ingegnerizzazione dei menù, una maggiore fiducia e coesione di team.